Il coraggio di costruire

La mostra “De Gasperi. Il coraggio di costruire” è nata dalla collaborazione di otto ragazzi che – nel lavoro gomito a gomito con Maria Romana, figlia di De Gasperi e presidente onoraria della Fondazione – hanno interrogato la vita
dello statista trentino con le domande dei giovani del nostro tempo.
Il percorso espositivo si articola in tre isole tematiche che, in modo evocativo, ricostruiscono le passioni e l’impegno di De Gasperi. La prima isola, dedicata all’identità, pone al centro della riflessione la famiglia e la terra di origine,
il Trentino e le sue montagne. La vocazione è il tema della seconda e si sviluppa lungo due direzioni: la vocazione alla vita politica e la vocazione a una vita nutrita dalla fede. La terza è riservata al sogno: il sogno di una Italia democratica liberata dal fascismo e di un’Europa unita nella pace e nella giustizia. Ogni isola contiene documenti, foto e oggetti che permettono ai visitatori di conoscere non solo il De Gasperi pubblico, ma anche quello più intimo.

Un sistema di 3 isole con luce e suoni propri: i blocchi espositivi sono autoilluminati dall’interno e una diffusione sonora circoscrive lo spazio di azione della mostra stessa, sottolineando il contesto storico. È l’informazione stessa che compone la struttura, secondo la metafora della libreria componibile. I contenuti sono manipolabili, e questa interazione funge da trigger per stimolare l’attenzione dei visitatori: si possono aprire e chiudere sportellini di aoorofondimento, estrarre e leggere le schede dell’epistolario, staccare e portarsi a casa le prime pagine dei quotidiani dell’epoca per approfondire.

Il target della mostra sono le classi delle superiori: abbiamo immaginato quindi che la mostra venga fruita da gruppi di 20/30 persone alla volta, accompagnati da un insegnante che li introdurrà al tema.

Le isole possono disporsi in vari modi per facilitare l’inserimento in spazi diversi.